Dove e quando
Biglietti
Presentazione
Nel 1961, in occasione delle manifestazioni per celebrare il Centenario dell’Unità d’Italia, il Teatro alla Scala inaugurò la stagione con la messa in scena de “La battaglia di Legnano” di Giuseppe Verdi. Ne furono interpreti straordinari Antonietta Stella, Franco Corelli ed Ettore Bastianini, con la direzione del Maestro Gianandrea Gavazzeni e la regia di Margherita Wallmann.Chi scrive fu testimone dello strepitoso successo con cui il pubblico accolse l’opera ed i suoi protagonisti.
Quest’anno, a conclusione delle celebrazioni per il Centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, ripetendo una tradizione che sul finire del XIX secolo aveva reso celebre il Teatro Gerolamo, la Carlo Colla e Figli ripropone la “Battaglia”. Ingiustamente ritenuta da alcuni retorica e “patriottica”, l’opera, in realtà, ripropone i sentimenti di amor patrio, di fratellanza e di ribellione alla dominazione stranera che in quegli anni (1849) infiammarono gli italiani, sentimenti che non meriterebbero di essere circoscritti ad un’epoca o ritenuti superati.
E’ proprio di questo mondo “epico” che le marionette si impadroniscono con la loro presenza metaforica per trasformarlo in realtà teatrale.
“La Battaglia di Legnano” entra nel repertorio della Compagnia Marionettistica Carlo Colla e Figli nel maggio 1992, commissionata dalla cittadina lombarda in questione in occasione delle celebrazioni dell’evento storico. L’unico esempio preesistente era costituito da un “Grandioso ballo storico in un Prologo e sei quadri” presentato dalla Compagnia Marionettistica di Zane figlio (sic!) dal titolo “La Lega Lombarda ovvero La Battaglia di Legnano” come recita una locandina stampata in Vercelli nel 1880, recentemente acquistata presso una rinomata Libreria antiquaria di Bologna insieme ad alcuni manoscritti della stessa formazione marionettistica.
Ma quei solerti cronisti degli eventi politici, sociali e culturali dell’Ottocento mai avrebbero osato accostarsi al grande Verdi; infatti, non a caso, i melodrammi rivisitati dalle formazioni del tempo si rifacevano prevalentemente alle opere di Meyerbeer (“Roberto il Diavolo”, “L’Africana”, “Il Profeta”) e di Gomez (“Il Guarany”). Ma l’intreccio della “Battaglia” così ricco di spunti legati al momento storico in cui vide la luce, il 1849, non poteva rimanere ignorato nel celebrare un avvenimento così particolare come quello dell’Unità d’Italia. Patria, onore, sacrificio di sé, libertà, si mescolano ad una vicenda amorosa assai di maniera dove, però, appaiono temi che in opere successive troveranno più ampio respiro. Ma al debutto furono sufficienti quegli aneliti di amor patrio per scatenare “un incendio di delirio popolare” tanto da “bissare” per intero il quarto atto. L’opera fu giudicata di “stretta attualità” per i sentimenti di amor patrio, di anelito alla libertà e riscatto dall’oppressione straniera.
Le marionette, per loro natura, si propongono quale metafora di grandi sentimenti e nobili atti eroici fuori dal tempo e dallo spazio se non quelli della finzione teatrale per la quale non necessitano di stravolgimenti o interpretazioni che travalichino le intenzioni dell’autore e la comprensione dello spettatore. Per questi attori di legno tutto è reale: le pene d’amore, gli atti eroici, gli slanci generosi, persino il sacrificio di sé per una nobile causa; tutto ciò, insomma, che è proiezione e non copia dell’essere umano nella sua “purezza”.
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Locandina
riduzione per marionette del dramma lirico di Salvatore Cammaranoa cura di Eugenio Monti Colla
musica
Giuseppe Verdi
scene
Franco Citterio e Maurizio Dotti
realizzati nei laboratori dell’Associazione Grupporiani
siparietti storici
Alessandro Colla
costumi
Eugenio Monti Colla e Cecilia di Marco
realizzati dalla sartoria dell’Associazione Grupporiani
i marionettisti
Eugenio Monti Colla, Franco Citterio, Mariagrazia Citterio, Piero Corbella, Camillo Cosulich, Debora Coviello, Cecilia Di Marco, Tiziano Marcolegio, Sheila Perego, Giovanni Schiavolin, Paolo Sette
voci recitanti
Marco Balbi, Roberto Carusi, Piero Corbella, Elisabetta di Mambro, Lisa Mazzotti, Maurizio Dotti, Gianni Quillico, Franco Sangermano
luci
Franco Citterio
direzione tecnica
Tiziano Marcolegio
regia
Eugenio Monti Colla
produzione
ASSOCIAZIONE GRUPPORIANI - MILANO
Comune di Milano - Teatro Convenzionato