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Il sogno di Scipione

Dal 30 al 30 mar 2006

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Presentazione

La scena ci mostra Scipione addormentato nella reggia di Massinissa. Due dee gli si presentano in sogno: la dea Costanza e la dea Fortuna esigono da lui che operi tra loro una scelta immediata e valida per tutta la vita. Scipione si rende conto di trovarsi in paradiso udendo i cori dei beati. Il padre putativo, Scipione l’Africano, gli parla dell’immortalità dell’anima e del premio che attende i beati dopo la morte; il vero padre, Emiliano Paolo, gli indica in lontananza la terra, piccola luce negli spazi, simbolo della caducità di tutto ciò che è terrestre. Scipione è preso dal vivo desiderio di entrare nel cerchio dei beati, ma prima egli deve salvare Roma. Finalmente egli compie la sua scelta tra le due dee: egli seguirà la Costanza; la Fortuna si scatena con lampi e tuoni, rivelandosi una vera Furia. Scipione si ridesta.

Il testo di Metastasio, ispirato al Somnium Scipionis di Cicerone, è uno dei lavori del poeta ed era stato scritto in un’occasione precedente: il compleanno dell’imperatrice Elisabetta. Il testo venne poi recuperato per la nomina dell’arcivescovo Hieronymus Colloredo ed affidato a Mozart, che ne fece un’opera di tipo decorativo, senza approfondimento psicologico o caratterizzazione di personaggi. L’opera si conclude con una licenza occasionale, un’apostrofe all’arcivescovo, che fa da morale alla vicenda.

Locandina

riduzione per marionette della serenata drammatica su libretto di Pietro Metastasio

a cura di Eugenio Monti Colla

musica

Wolfgang Amadeus Mozart

riduzione musicale

Danilo Lorenzini

scene

Franco Citterio, Cecilia Di Marco, Debora Coviello

costumi

su figurini di Eugenio Monti Colla e Cecilia Di Marco

realizzati dalla sartoria dell’Associazione Grupporiani

i marionettisti

Carlo III Colla, Eugenio Monti Colla, Franco Citterio, Mariagrazia Citterio, Piero Corbella, Debora Coviello, Cecilia Di Marco, Mariapia Lanino, Tiziano Marcolegio, Sheila Perego, Giovanni Schiavolin

direzione all'allestimento

Carlo III Colla

luci

Franco Citterio

direzione tecnica

Tiziano Marcolegio

regia

Eugenio Monti Colla

produzione

ASSOCIAZIONE GRUPPORIANI – MILANO

Comune di Milano - Teatro Convenzionato