Dove e quando
Biglietti
Presentazione
“Il cavaliere della Violetta” è tratto da un poema cavalleresco di età medievale dal titolo “Il romanzo della Violetta”.Storia di cavalleria, di amori cortesi, di intrighi e sortilegi; storia di innocenza premiata e di malvagità punita. Tutte tematiche assai note al teatro marionettistico per eccellenza e alla drammaturgia popolare.
Vi è inoltre una tessitura simbolica che supera il tempo e lo spazio, come sempre nel teatro delle marionette che rende la vicenda attuale: da una parte vi è un mondo di ingenuità, di contemplazione e di armonia; dall’altra il luogo degli intrighi, dei sortilegi e del maleficio per conquistare il potere, la ricchezza e l’amore.
L’atmosfera entro cui si svolge la perenne lotta fra il bene ed il male è quella del mondo “dei cavalieri, delle armi e degli amori”, a cui le marionette regalano grandiosità, effetti speciali e trucchi scenici.
Da questa alchimia nasce lo spettacolo della Compagnia Carlo Colla e Figli per 150 personaggi e 13 quadri, con le musiche originali di Danilo Lorenzini.
Note sullo spettacolo
Per me che soffrivo periodicamente di tonsillite e che dovevo inevitabilmente restare sotto le coperte per intere giornate i passatempi erano molto pochi: insieme alla misurazione della febbre, ogni quattro ore, e alle pennellature con la tintura di iodio (mamma, quel sapore!) non restava che la lettura, qualche contenutissimo spettacolo con le marionette di gesso dell’ultima mandata natalizia privo, però, di particolare interesse data l’impossibilità di buttare all’aria le coperte, oppure giocare con la fantasia, spesso particolarmente accesa per l’aumentare della febbre che, oltre a mostrarmi gli spazi dilatati della stanza, mi faceva sognare cose senza senso e lontane da ogni realtà. Tre erano le letture preferite e sempre reiterate: Il marinaio verde, Tomaso, l’Enciclopedia della Fiaba. Più maneggevoli i primi due, ponderoso in tutti i sensi il terzo. Ma era anche quello in cui il mio viso riusciva quasi a tuffarsi: là, insieme all’odore della carta stampata, aleggiava il profumo di luoghi irreali, sognati, lontani e così voluttuosamente raggiungibili. Il racconto che mi affascinava richiamandomi all’angoscia e alla compassione era Il romanzo della violetta con quel povero cavaliere che l’illustrazione in bianco e nero riproduceva con la testa china sul cavallo, che errava disperato perché la sua amata lo aveva tradito. Così egli credeva per la trama ordita da un rivale crudele.
Ci sono nell’infanzia suoni, colori, profumi e immagini che inesorabilmente ritornano improvvisi, inattesi, traditori quanto rassicuranti per la serenità nel ritrovare sé di allora e di oggi. Così quella storia si è riaffacciata tante e tante volte con fantasie e angosce immutate.
Oggi, ormai divenuto ‘grande’, eccomi al grande cimento con il pubblico che segue gli spettacoli della Carlo Colla e Figli. C’è, ovviamente, sempre quell’insieme di emozioni e, infine, un pizzico di cultura.
Ho scoperto e letto con trepidazione il testo originale francese che viene considerato insieme al suo autore, Gerbert de Montreuil, uno dei capolavori della letteratura medioevale; mi sono accostato all’opera che il personaggio protagonista femminile ispirò a Weber per l’opera Euryanthe; ma, soprattutto, ho mescolato il mondo epico-cavalleresco con quello della fiaba di cui il testo presenta elementi molteplici.
Ho cercato di rappresentare il mondo della cavalleria ricco di nobili ideali a confronto con le lotte e gli intrighi che il potere porta con sè unitamente alla bramosia e alla smania di nuove ricchezze e di nuovi possessi.
Tema di centro quello dell’amor cortese sospeso fra incantamenti e fascinazioni e capace di superare ogni ostacolo per arrivare a un lieto fine.
Locandina
Spettacolo in due tempi e 13 quadri di Eugenio Monti CollaDal romanzo cavalleresco “Le roman de la Violette” di Gerbert de Montreuil
musica
Danilo Lorenzini
scene
Franco Citterio e Debora Coviello
costumi
Eugenio Monti Colla e Cecilia Di Marco
i marionettisti
Eugenio Monti Colla, Franco Citterio, Maria Grazia Citterio, Piero Corbella, Camillo Cosulich,
Debora Coviello, Cecilia Di Marco, Tiziano Marcolegio, Sheila Perego, Giovanni Schiavolin, Paolo Sette
voci recitanti
Loredana Alfieri. Marco Balbi, Roberto Carusi, Fabrizio De Giovanni, Lisa Mazzotti, Francesco Orlando, Gianni Quillico, Giuliana Rivera, Franco Sangermano
i musicisti
Registrazione musicale
Musicisti del LaRiS Ensemble
Sakiko Abe, soprano, Dario Battaglia, baritono
Lorenzo Rovati ,Iacopo Ciammarughi,violini
Daniele Moretto tromba, Alfredo Altomare fagotto
Danilo Lorenzini, Luca Ciammarughi pianoforte a quattro mani
Marco Seco direttore
tecnico del suono
Paolo Sportelli
luci
Franco Citterio
direzione tecnica
Tiziano Marcolegio
regia
Eugenio Monti Colla
produzione
ASSOCIAZIONE GRUPPORIANI – MILANO
Comune di Milano - Teatro Convenzionato