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Sheherazade

Dal 18 al 18 feb 2008

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02 89 531 301
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Presentazione

La storia del balletto, da sempre, ha avuto particolare e notevole influenza sul mondo delle marionette. Basti pensare alle grandi azioni coreografiche di Salvatore Viganò nei primi anni dell'Ottocento come "Prometeo", "Le Vestali", "Il noce di Benevento", "Les danseurs involontaires", ovvero "Il flauto magico" di Fortunato Bernardelli, che confluirono immediatamente per la grandiosità della messainscena e per i grandi effetti scenici, nel repertorio della Carlo Colla e Figli. Una menzione particolare va al fenomeno sociale e culturale rappresentato dal "Ballo Excelsior" che, andato in scena con travolgente successo alla Scala nel 1881, rimane oggi quale unica testimonianza del gusto e della sapienza teatrale nel mondo marionettistico senza alcun rischio di essere oscurato dai tentativi di riproposta fatti alcuni anni or sono dal teatro ufficiale.
Shéhérazade e Petruschka rappresentano una occasione unica ed irripetibile per cogliere l'aspetto magico delle marionette ed il significato del metamessaggio da esse proposto.
Per la partitura di Rimskij-Korsakov la trasposizione teatrale per gli attori di legno ha privilegiato il mondo e l'atmosfera evocati dalla tessitura musicale piuttosto che seguire l'esile trama del balletto realizzato da Diaghilev nel 1910. I luoghi divengono, così, quelli indicati dai temi della partitura sinfonica: il viaggio di Simbad, Shéhérazade, la città di Bagdad rivisitati dall'azione pantomimica delle marionette in alternanza con le parti danzate secondo l'antica lezione di Noverre, a cui il balletto marionettistico nella tradizione della Carlo Colla e Figli si è sempre ispirato ed, ancor oggi, si ispira.
Per la trama ideata da Igor Stravinsky luoghi e personaggi si sono arricchiti degli effetti scenotecnici caratteristici del mondo marionettistico che qui, particolarmente, pongono in evidenza l'aspetto poetico e metafisico voluto dall'autore ed incarnato dal personaggio di Petruschka, spirito dell'universale anima dell'arte, e ne sottolineano la funzione simbolica. La tripla relazione fra i tre personaggi protagonisti e la relazione fra il loro mondo "teatrale" ed il mondo esterno offrono la possibilità di scomporre il gioco scenico su diversi piani tutti intesi a cogliere la tragicità dei contenuti voluti dall'autore e ad esaltare il significato del linguaggio marionettistico come mezzo espressivo assolutamente moderno.

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Locandina

rielaborazione per marionette a cura di Eugenio Monti Colla

liberamente ispirata al poema sinfonico di Nikolaj Rimskij-Korsakov

trascrizione per pianoforte a quattro mani dell'Autore

scene e luci

Franco Citterio

costumi

Eugenio Monti Colla

direzione all'allestimento

Carlo II Colla

direzione tecnica

Tiziano Marcolegio

regia

Eugenio Monti Colla

produzione

ASSOCIAZIONE GRUPPORIANI – MILANO

Comune di Milano - Teatro Convenzionato

Spettacolo realizzato per il Berliner Festwochen 1995 "Berlino-Mosca"