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L'infanzia di Orlando - Figli d'Arte Cuticchio

Dal 28 al 28 nov 2024

Dove e quando

Atelier Carlo Colla & Figli
Via Montegani, 35/1
M2 Abbiategrasso / Tram 3

recita unica


gio. 28 novembre 2024 - ore 10:00

costi


biglietto unico 10€



Biglietti

Info e prenotazioni


0289531301
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Presentazione

Il mito del grande eroe invincibile di Orlando non si limita alla sua maggiore età, quando, come primo paladino di Carlo Magno, compirà le gesta più mirabolanti. La leggenda vuole che sin dalla più tenera età, nonostante la dolorosa lontananza dal padre Milone, abbia fatto vedere di che stoffa era fatto. Lo spettacolo vuole sintetizzare le infinite avventure di Orlando bambino.
Nato in una grotta vicino Sutri, è vissuto per sette anni con la madre Berta in mezzo ai boschi, senza conoscere i banchi di scuola. Infatti andando a raccogliere erbe per portare un po’ di cibo alla madre, uccide un serpente credendolo pesce.
Berta, essendo sorella di Carlo Magno ed essendo stata bandita dal territorio cristiano, quando per amore di Milone fuggì da Parigi, ha paura che il figlio possa svelare a qualcuno le sue origini; ma Orlandino è vivace e curioso e per vendere formaggi e ricotta si sposta fino alla cittadina di Sutri. Presto fa amicizia con un gruppo di giovani popolani che lo invitano a partecipare ad una giostra che ci sarà tra i figli dei poveri e i figli dei nobili.
Orlandino si distingue subito, vince tutti, finanche Oliviero, figlio del governatore Rainiere. Il destino vuole che Carlo Magno, dopo la sua incoronazione a Roma, si ferma alcuni giorni nella cittadina di Sutri. Orlandino non perde l’occasione e riesce con l’astuzia a penetrare nel palazzo.
Gano di Magonza lo vuole fare arrestare ma Carlo Magno, innamoratosi della sua scaltrezza, vuole sapere di chi è figlio e lo fa seguire da due suoi paladini che scoprono la verità.
Carlo incontra la sorella ed il nipote Orlandino, tutti partono per Parigi.

Contenuti critici:
L’Infanzia d’Orlando ripropone una delle 371 serate della Storia dei Paladini di Francia che fino agli anni Sessanta gli opranti mettevano in scena durante la realizzazione del ciclo a puntate che si snodava sera dopo sera dinanzi a spettatori fedelissimi i quali, non solo sapevano ogni passaggio della vicenda, ma si dimostravano giudici implacabili dell’esecuzione teatrale.
Mimmo Cuticchio l’ha estrapolata dal complesso delle varie Chanson des gestes e la propone come “serata speciale” impegnandosi, prima di tutto, a definire una drammaturgia conchiusa di questa puntata, isolando l’episodio specifico e fornendo, nello stesso tempo, attraverso la recitazione, in buona parte all’improvviso, indicazioni utili per individuare il carattere dei protagonisti, per recuperare la trama precedente e per annunciare i futuri sviluppi. In tal modo, gli spettatori hanno la possibilità di cogliere il nesso tra messinscena e racconto, in virtù della solida struttura dell’opra, uno schema che alterna momenti descrittivi e passaggi spettacolari, come le battaglie, le apparizioni magiche, i combattimenti e così via.
Orlandino da piccolo ha dovuto affrontare soprusi e discriminazioni. I suoi genitori, sebbene per motivi diversi, sono stati costretti alla fuga e a vivere di stenti in un paese lontano, separati dai propri cari. Orlandino è vissuto per sette anni con la madre Berta in mezzo ai boschi, senza conoscere i banchi di scuola. Lo spettacolo pensato per la grande scena, in cui opranti, manianti e combattenti sono a vista, focalizza l’attenzione sul valore della famiglia e della scuola, necessaria per riscattarsi da una condizione che, diversamente, rimane di assoluta povertà


Durata: 70 minuti circa, atto unico
Consigliato dai 6 anni
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Locandina

i pupari

Giacomo Cuticchio, Giuseppe Graffeo, Tania Giordano, Elisa Puleo

adattamento scenico e regia

Mimmo Cuticchio

musica

tradizionale pianino a cilindro